Domanda:
Amicizia, Amore e soldi...?
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2009-02-28 07:29:31 UTC
ce l'avevo in mente da un po' questa domanda, la faccio ora ispirata dalla principessa.

poniamo un rapporto di amicizia o di amore in cui uno e uno solo è molto benestante, l'altro non può permettersi nulla.

il soggetto benestante vorrebbe viaggiare, uscire spesso, andare a cena fuori quella volta a settimana, fare il week-end in montagna, la giornata di gita fuori porta, andare nel night da 20€ a sera il giovedì sera, e via dicendo.
l'amico, gli amici o il partner non possono permettersi nulla di tutto questo, negandogli nella pratica, in virtù dello stare insieme, serate fuori, cene ogni tanto, locale di svago, viaggi neanche a parlarne, praticamente tutto ciò che riguarda il tempo libero viene di fatto deciso sul target dei non abbienti, che magari escono una volta a settimana, non oltre il solito bar, perchè di più non possono permettersi.
In pratica il benestante potrebbe fare molto di più, ma di fatto non lo fa, sta a casa come gli altri e gli vengono economicamente precluse da altri, situazioni di svago che rappresentano cmq momenti di vita e se vogliamo abbastanza importanti (consideriamo lo svago importante nella vita) e dunque alla lunga vive una vita non appagante, e questa situazione gli pesa.

E' una situazione che può durare?
Sarebbe str***o il benestante a cercare anche altri amici con cui condividere queste cose?
Cosa pensate degli amici/partner e cosa del benestante?
Può finire una storia d'amore per questo motivo?
E i rapporti d'amicizia possono esser messi leggermente da parte (parlo della condivisione del momento libero non dell'affetto) per questo motivo?
Quanto è superficiale il benestante?

Assumiamo che il benestante non è che per ogni viaggio o ogni uscita può pagare per tutti o può tenere una cerchia di persone "sulle spalle", e assumiamo che non gli si possa dire "che vada da solo" perchè mi rendo conto che non ha tanto valore passare quei momenti di divertimento, così belli da condividere, in totale solitudine.

A voi le riflessioni.
Gradite risposte motivate, e soprattutto non ipocrite.
Diciassette risposte:
RobertoBz
2009-02-28 14:54:06 UTC
Bada bene: non escludo che qualche singolo soggetto riesca ad adattarsi, modificando abitudini dettate dalla sua estrazione socio-economica, per amore.

Però vorrei notare il fatto che tu stessa hai posto la domanda con un incipit ipotetico.

Infatti è una situazione più da romanzetto d'appendice che di concreta realtà (purtoppo).

Una tale distanza comporta un susseguirsi quotidiano di piccoli e stupidi contrasti che logorano i rapporti.

Scusami se aggiungo che un logorio simile nasce anche per altri tipi di distanze: purtroppo non sono solo i soldi a crearle, ma anche credenze, cultura, mode e manie, interessi ed abitudini, preconcetti....

Ma visto che, nonostante tutto, c'è chi ancora si incontra, si innamora e si adatta all'altro allora non posso fare a meno dii credere nei miracoli!
alessia
2009-02-28 07:58:02 UTC
Sai mi è capitato di vivere questa situazione ed è stata molto dolorosa. Sono stata per un anno circa con il rampollo dei due avvocati maggiori della mia città: il padre vive in un'enorme masseria con piscina olimpionica, campo da tennis, fontane e ulivi, la madre in una villetta a due piani piena di opere d'arte.

I miei non sono ricchi, inoltre quando stavo con lui facevo la cameriera per studiare e mantenermi, pertanto non potevo concedermi nessun lusso.

Quando l'ho conosciuto girava con una punto e passava la serata in un localino del centro storico dove la birra grande costava 1 euro: niente faceva pensare che fosse così benestante. Quando mi ha portata a casa sua, sono iniziati i problemi: sua madre molto carinamente mi invitava a dormire lì, praticamente a vivere con loro, mi voleva assumere come segretaria, mi ha portato con loro in vacanza sullo yacht all'isola d'Elba. Il punto è: non volevo e non potevo avere quello stile di vita. Con i miei vestiti da 4 soldi, con le mie occhiaie dovute al lavoro notturno e le giornate sui libri, con la mia bicicletta scassata e i capelli che vedevano un parrucchiere una volta ogni 6 mesi...mi vedevo piccola, un'eterna Cenerentola.

Lui non ha mai avuto atteggiamenti snob e nemmeno sua madre, ma alla lunga sono stata io a lasciarlo perché mi sentivo perennemente in debito...la conferma umana che non tutte le donne inseguono i soldi.
?
2009-02-28 08:15:36 UTC
mi sono capitate entrambe le cose. Come povero ero a disagio, quando avevo più lirette/euretti in tasca la compagnia delle persone era più importante delle cose da fare e nn mi importava nulla, non era neanche un sacrificio non andare in posti costosi....la compagnia è sempre più importante...



Cmq scusa....ma un night da 20 euro che postaccio/topaia è??? .....topaia, appunto? ehehehehhhh
2009-02-28 08:05:45 UTC
Pur non essendo benestante, per cause di lavoro ho praticamente sempre fatto le mie vacanze da solo e mi sono sempre divertito ugualmente, se aspettavo i miei amici avrei fatto 2 miserabili vacanze in 46 anni.

Dopo l'unica tragica esperienza di vacanza con una ex fidanzata, con le donne massimo un week end, per le vacanze preferisco andare da solo inventando impegni di lavoro.

Non è che non voglio bene agli amici, ma tanto dove piace a me loro non verrebbero mai e schiodarli è impossibile anche se le mie vacanze economicamente costano pochissimo visto che vado in tenda per i monti , le donne non verrebbero sicuro a fare le selvagge nei boschi, di conseguenza me ne vado da solo a dei raduni sui monti in compagnia di centinaia di altre persone a cui piace.

Vacanze a parte se ci fai caso, i gruppi sono più o meno omogenei come possibilità economiche, con tutte le varie sfumature, tipo gli arrampicatori sociali che pur di apparire spendono fino all'ultimo cent per fare parte di un gruppo superiore alle loro finanze e altri casi tutti più o meno buffi, ma non si parla di amici veri.
SirDyego 非常に満足して Mr. Blonde mode
2009-02-28 07:46:04 UTC
se non c'è reciprocità, non ci possono essere nè amicizia nè amore. io non posso offrire sempre, tu non puoi pretendere che offra. poi ci si viene incontro, si fa uno sforzo da tutte e due le parti.

non sopporto chi cerca di comprarmi con regali costosi come non sopporto chi si approfitta.
2009-02-28 13:34:02 UTC
Secondo me la domanda da porsi è molto semplice: mi piace stare con te o divertirmi senza te?



Ritengo che se lo stare insieme vada oltre al divertimento e che ci si possa anche adattare...
Trevor
2009-02-28 09:32:07 UTC
Secondo me è un equilibrio in parte difficile ma possibile.



Se fossi io il benestante:



1) Inviterei il partner fuori pagando io e questo non per "elemosina" ma per cavalleria. Infatti credo che entro un certo livello non ci sia niente di male a pagare alla propria partner, anzi. Ovviamente sto parlando di cene fuori o bevute in locali ecc. per cose estremamente costose (gioielli, viaggi all' estero, abiti di alta moda ecc.) va valutato caso per caso per non diventare un bancomat. Quindi sarebbe abbastanza facile da gestire, poi se la persona si sente a disagio o troppo in debito per un ristorante di lusso si va in una trattoria, a prendere un gelato, a fare una passeggiata ecc. ecc.



2) Amicizia vuol dire libertà. Per cui se ho degli amici nulla mi vieta di averne anche degli altri. Se il lunedì mi vedo con gli amici del pub nulla mi vieta di vedermi con quelli del country club il mercoledì ecc. ecc. Che l'amicizia non si misura dal denaro deve avvenire da entrambe le parti se no c'è qualcosa che non va
2009-02-28 08:26:54 UTC
Questo è un paese di gente INADEGUATA,

che non si ritiene all'altezza del suo simile

per una mera questione di danaro e possibilità economiche:



eppure il benestante - ovvero il neo-milionario in euro -

altri non è che la proiezione nella realtà dei nostri sogni

( o bisogni ! ) e come noi è facile si '' diverta '' con attività

semplici, popolari...



Guarda Bischeroni: se fosse un De' Medici si circonderebbe

di artisti, poeti e grandi architetti, invece essendo quel che è

si diverte con lo strimpellatore personale esibendosi in giullarate

memorabili solo per le martoriate corde di chitarra...



E' quindi anche un fatto di '' kultur '', di predisposizione d'animo,

di orgoglio di parte guelfa o ghibellina,ed è inevitabile che una

delle due parti soffra...
you don't know me 9
2009-02-28 08:03:35 UTC
no non reggerebbe ..uno dei due molla...ydkm
Tony Moreno VG
2009-02-28 16:59:13 UTC
Normalmente si frequenta gente dello stesso ceto sociale anche per evitare situazioni imbarazzanti come quelle che descrivi.



Secondo me, perciò, ci si può frequentare occasionalmente e non assiduamente.



E, QUALCHE VOLTA (ogni tanto), il benestante dovrebbe possedere l'intelligenza e il savoir faire necessari per pagare per l'altro o per gli altri, senza farlo loro pesare assolutamente e facendo in modo da non ferire il loro orgoglio e la lor dignità.



Certo, non è facile, ma credo sia possibile. La prima condizione è che si abbiano rapporti affiatati.



Poi, lui dovrebbe trovare dei pretesti credibili per offrire.



Ad esempio: "Il gestore è un mio amico, lasciate a fare a me, parlo con lui ed entriamo tutti". Ovviamente non è vero, lui andrà da solo alla cassa a pagare.



Oppure "Ieri sono 2 anni dalla mia sentenza di separazione, permettetemi di festeggiare, stasera siete tutti miei ospiti".



Ci vuole solo un po' di fantasia e di simpatia.
?
2016-12-16 09:00:54 UTC
AMORE 9 AMICIZIA 8 SALUTE 10 SOLDI 7 SE$$O 8 motor vehicle 5 VIAGGI 6 CASE 6 LAVORO 8 e mezzo Facendo una classifica ti direi a million) SALUTE (Se non c'è quella non ci sarebbero neanche tutte le altre) 2) AMORE 3) AMICIZIA 4) LAVORO 5) SE$$O 6) SOLDI (I soldi l. a. fanno eccome l. a. felicità ma bisogna saperli usare nel modo giusto. Però meglio l'amore). 7) VIAGGI 8) CASE 9) motor vehicle Bacioni^^
Nutria
2009-03-01 01:43:56 UTC
ma è piu importante il locale fighetta o la compagnia???

Ho amici sia "benestanti" che no, si organizza insieme un posto dove a tutti vada di andare
Keco
2009-02-28 10:53:43 UTC
Io scinderei completamente gli amici dal fidanzato....

Scusa ma se tu sei benestante e ami davvero una persona meno abbiente, non credi che piacerebbe anche a lui godersi i tuoi stessi svaghi e i tuoi stessi divertimenti??

Allora, visto che sei benestante, cosa ti costa coinvolgere il tuo partner nelle tue cose adoperando una buona percentuale dei soldi tuoi??

E' vero, coinvolgere tutti gli amici diventerebbe sicuramente una spesa onerosa anche per chi sta bene ma per il proprio fidanzato credo sia il minimo che una persona abbiente possa fare!!!!
2009-02-28 09:28:17 UTC
il benestante come lo chiami tu, potrebbe stupirti!

se ha la testa a posto.

credo che l'amore e l'amicizia siano impagabili, per conto mio ho sempre agito mettendomi in contesto ed accettare ciò che decideva il gruppo.

al massimo, me li scarozzavo dove loro non avevano di che sostenersi con i prezzi che vi erano!

ma mai atteggiandosi!

laddove era possibile offrivo sempre io, oppure loro, senza problemi!

l'amore era una cosa speciale quindi shopping a gogò.

anche se lei non voleva le acquistavo tutto, anche quello che pansava!

ma mai mischiare l'amicizia e l'amore con i soldi!
2009-02-28 08:38:49 UTC
è sempre un sacrificio cmq...
2009-02-28 08:05:30 UTC
io e i miei amici siamo messi bene uguali.

io però sono morbosamente tirchio, scarico film da internet e quando i miei amici vogliono andare al cinema io gli dico che non vado. Loro ci restano un po' male, ma del resto è la cosa migliore da fare..



se il benestante preferisce stare con gli amici e rinunciare così a certe iniziative è perchè gli va bene così... è una semplice analisi costi benefici.. il giorno che comincerà a cambiare idea, sarà perchè preferirà farlo... tutto qui..
Jack
2009-02-28 07:34:51 UTC
io sto con benestanti e non e facciamo le stesse cose


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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