Domanda:
Vecchini di answers: come facevate a fare la Tesi quando non c'erano personal pc e internet?
Passer@ Scopaiol@
2013-03-04 02:58:07 UTC
Già io trovai difficile in alcuni casi reperire informazioni, e in altri essere esposta a troppe informazioni, stando comodamente a casa consultando le librerie online.
Voi che avete redatto la Tesi di tempi non internettiani come avete fatto a poter consultare una panoramica di argomenti papabili di esser scelti ed avere un'idea anche riguardo la quantità di materiale disponibile per ogni argomento (la mancanza di fonti, in una Tesi è infatti un bel guaio, quando te ne accorgi che hai già scelto e formalizzato l'argomento).
E poi i miei genitori mi raccontavano che la battevano a macchina, e quando si sbagliava una cosa o mettevi il bianchetto (????) o dovevi buttare la pagina e riscrivere.

Come avete fatto a sopravvivere senza bacheche online, senza disponibilità totale di letteratura online, senza Word, senza pc, senza internet?
24 risposte:
Mastro Geppetto
2013-03-05 02:23:25 UTC
DOTTOR K! tu avevi li tecnigrafo! cosa sono queste novità?

Non ti ricordi di riga a martello, squadrette e graphos a pennini sostituibili??? Disegno su carta Martello e curvilinee???

Non andavi per Corso Sardegna con il tabellone da dsegno sottobraccio e una tramontana dell'accidente?



Le fonti per la tesi?

tre biblioteche, rompere l'anima a tutti i professori che potevano dirti dove andare a cercare, un anneto fra officina di precisione con tornio e fresa Schaublin, litri di olio emulsionabile, laboratorio con due dozzine e passa di strumentazione obsoleta ante progetto Apollo, comparatore micrometico a orologio e piano di riscontro in granito, calibro Mauser con nonio cinquantesimale.

Ferro, viti, ottone da comprarsi di tasca propria senza aspettare l'approvazione dell'Aministrativo per il buono su piazza da 4000 lire.

Spago e battifilo per allineare le antenne.



Computer dell'Università con 16 kbyte di memoria e bootstrap a nastro di carta perforato. Meglio regolo calcolatore Aristo Studio da 25 cm.

Altri attrezzi: le formule del principio di conservazione dell'energia, quattro stramaledette equazioni di Maxwell sempre impostate e mai risolte. Per un calcolo elementi finiti si dovevano mandare i dati a Bologna via Modem, con l'autorizzazione di una commissione di valutazione dell'importanza del tuo lavoro: bocciata, arrangiati!



E due strumenti fondamantali: un martello da 100 grammi in rame pe chiudere a martellate "l'esperimento" e un vaso da clistere alimentato da un galleggiante di maschera subacquea con cui ottenere flusso costante nel capillare di un calorimetro dinamico: dove non potevano i bolometri Hewlett Packard potè l'ingegno italiano!

Tesi battuta su Olivetti 32 su matrici per ciclostile corrette con lacca unghie, Formule scritte con pennino in china, fotografie sviluppate in caera oscura personalmente e attaccate con nastro biadesivo.
pallanzogna
2013-03-04 03:12:44 UTC
Appena ho letto "vecchini di Answers" mi sono sentita chiamata in causa. E' stata somma la delusione quando ho visto che non rientravo pienamente nella categoria della tua domanda; infatti la tesi, pur avendola fatta girando tremila biblioteche, molte delle quali in altre città rispetto a quella sede dell'Università, ed un paio di testi me li sono dovuti far spedire dagli USA, la tesi poi l'ho scritta al PC.



--- MA! ---



...ma ho degli amici ancora più vecchietti di me che, oltre a girarsi le biblioteche, la tesi l'hanno scritta con la macchina da scrivere*. Una bella palla. I più scrivevano i vari capitoli a mano, poi una volta soddisfatti del risultato li ribattevano a macchina.



*Giovincelli di Answers: http://www.silenzi.com/wp-content/uploads/2007/12/l-013.jpg
Lino
2013-03-04 05:46:47 UTC
L'ho battuta interamente a macchina, una Olivetti lettera 22 mi sembra di ricordare, con un dito ovviamente. Quando sbagliavo, e sbagliava SEMPRE l'ultima parola della pagina, ricominciavo. Nei casi più fortunati dovevo riscriverla solo quattro o cinque volte, ma quando troppo stanco per essere lucido, sbagliavo a raffica, per scrivere una sola pagina ci mettevo un giorno intero. Il bello della tesi non risiede tanto nella battitura quanto nella ricerca. Mi sono laureato in lingue e letterature straniere e la mia tesi trattava delle opere di Marcel Pagnol. Inutile dire che nessuno in Italia lo conosceva e che tutti gli scritti che a lui si riferivano dovevano essere reperiti oltralpe. Prima di partire dovevo avere un'idea di dove andare di preciso e che cosa cercare. Possedevo le sue opere e da lì dovevo partire. Per prima cosa mi sono spulciato tutte le note a piè di pagina e le bibliografie a fine testo, le quali mi rimandarono ad autori che avevano commentato Pagnol. Oltre a critici che avevano toccato l'argomento trovai dei riferimenti ad articoli di giornale o di riviste letterarie. Nelle nostre biblioteche questi libri e questi giornali non c'erano, quindi partii in Francia con una lista di testi da acquistare o fotocopiare. Per prima cosa andai a Marsiglia che disponeva di una biblioteca ben fornita. Mi fecero senza storie tutte le fotocopie che volevo, di riviste e articoli di giornale, tra quelli della lista e altri a cui questi rimandavano. Andai poi a Aubagne, il villaggio natio di Pagnol, vicino a Aix.

Tornai con una tonnellata di "materiale", così si chiamava la montagna di carta che copriva allora le nostre scrivanie. Il resto è studio, manovalanza vera e propria e sudore abbondante. Le tesi però erano nostre, ci puoi giurare.
dottor K
2013-03-04 04:21:06 UTC
Non esageriamo. alla fine degli anni 80 c'erano gia' i mac plus, i plotter (a pennini) e la mia tesi stava in un floppy da 800 Kb I disegni di autocad su un disco removibile da 45 Mega che era grosso come un ipad. C'erano perfino programmi di elementi finiti che calcolavano le strutture. Ci mettevano una settimana ma ce la facevano

Per quanto riguarda le fonti si usavano gli archivi e le biblioteche, talvolta si prendeva un treno e si andava a consultare una biblioteca a Roma o Milano. Anche se puo' sembrare strano le facoltà spesso tenevano corsi di archivistica io ne seguii uno a architettura. Molto del materiale storico non e' in rete e sapere come cercare in un fondo antico di una biblioteca o all'archivio di stato e' tuttora utile . A quei tempi poi, frequentare architettura era anche l'unico modo per per un ingegnere per cercare di riprodursi.

Si scriveva e si disegnava molto a mano. Io avevo perfino un tecnigrafo. Devo dire che forse era piu' complicato e lungo ma piu' divertente
Moiety Yeeshaval
2013-03-04 05:00:53 UTC
Son talmente vecchina, che mi permetto di citarti un telefilm del '66, il mio anno di nascita (IL telefilm, per me).

Adattalo alla tua domanda, ed avrai la risposta..... :)))



http://www.youtube.com/watch?v=I6kDMFp2teY







La mia tesi l'ho scritta (a mano) sotto l'arco naturale di Palinuro, dove sono stata in campeggio-studio per un mese intero. Poi l'ho battuta e stampata al mio ritorno a Roma.

Mi ero portata appresso quintali di appunti che avevo approntato nei mesi precedenti in giro per biblioteche, o scambiando fotocopie e dispense con altri studenti.

Il solo fatto di averla scritta lì, in quel posto e in quel modo, è valsa l' intera esperienza.

Altro che piccì, internette e librerie onlain.... ^__^







Dottor K, anche io avevo un tecnigrafo. Anzi, ce l'ho ancora, anche se ormai dimora in cantina da molti anni.

Un vecchio Zucor, sul quale ho passato non so quante notti. Lo amavo. :)))
Troll di Mezzanotte
2013-03-04 03:00:15 UTC
C'erano biblioteche e professori universitari con le pàlle...
anonymous
2013-03-04 03:20:44 UTC
hahahah :)

era difficile anche fare la maturità.

il bello era la biblioteca...oh che meraviglia passarci i pomeriggi a scartoffiare a destra e a manca si raccattavano i libri necessari, si leggevano e si faceva un 'taglia incolla' manuale, si elaborava il senso e ci si creava un proprio pensiero



la macchina da scrivere! ai miei tempi c'era anche l'inchiostro bianco che ribatteva la lettera sull'inchiostro nero... meglio del bianchetto :)



era meraviglioso, era necessario scambiarsi informazioni con gli altri, saper cercare informazioni in biblioteca, e non ultimo ai bibliotecari competenti



se gli insegnanti erano bravi a darti i giusti strumenti per le ricerche ed eri un patito di film di spionaggio era come lavorare nella Cia :)



io ho studiato architettura, grafica, illustrazione quando ancora avevamo un pc solo con Photoshop 4



facevamo tutto a mano a matita, la china per ripassare, la sbavatura da cancellare con la lametta .. i buchi nel foglio..rifai da capo..incolla i retini per la colorazione delle tavole ...usa i pantoni per il layout...fino a notte fonda!



--

palla c'erano anche quelli che ti 'battevano la tesi' la tesi a pagamento :)
vaPOOrising
2013-03-04 03:19:53 UTC
cara vecchia olivetti...giace impolverata e senza nastro...e pensare ch'era una delle migliori macchine da scrivere...

un tempo ci si muoveva di più.per questo adesso c'è la tendenza ad ingrassare.vita comoda e sedentaria.

eran belle le biblioteche.
etcetera
2013-03-05 00:05:46 UTC
Invece delle librerie online si consultavano le librerie e basta, certo meno estese, ma dove se uno voleva, trovava più stimolo ad approfondire. Anche la macchina da scrivere aveva il suo fascino, il fascino della scomodità che accompagna le cose fatte da sé, con il proprio diretto impegno anche manuale che costa più fatica, ma alla fine ti dà il senso della tua capacità autosufficiente, il tuo senso di persona.

Ricordo con un po' di nostalgia la biblioteca della mia università con i tomi del Chemical Abstract, i volumi ponderosi della British Chemical Society e poi la biblioteca ugualmente estesa del primo centro di ricerca Montedison in cui andai a lavorare, orgoglioso vanto del direttore del Centro; biblioteca che ho saputo essere stata completamente smantellata qualche anno fa, ormai del tutto inutile, come la figura del bibliotecario. Certo quei volumi preziosamente rilegati saranno finiti al macero, insieme al bibliotecario....

In realtà comunque la tesi in chimica doveva (e deve ancora) essere sperimentale e una tesi sperimentale, pur con tutti i riferimenti bibliografici del caso, non la fai né sui libri né su internet, dunque penso che in questo ambito le cose non siano cambiate granché, almeno finché non si inventerà un laboratorio virtuale :).
Zio V
2013-03-04 09:30:02 UTC
Ascolta, ora io sono dell'84, quindi sono uomo dell'età contemporanea, insomma... Però, videoscrittura a parte, io ho fatto due tesi per avere una laurea in giurisprudenza, ed entrambe le ho fatte in biblioteca, sui libri, prendendo qualche appunto anche a penna... Anche perché - posta la mia assoluta ignoranza in tanti ambiti del sapere umano, sui quali non mi posso pronunciare - francamente tutta questa letteratura seria e indispensabile di cui parli, disponibile in internet in pronta consultazione e in versione integrale, almeno fino a qualche anno fa non mi risultava che ci fosse, e ancora oggi non mi risulta che ci sia. Da quasi vent'anni faccio uno studio matto e disperatissimo dell'inglese proprio per disperazione, perché è una necessità, perché gli unici materiali seri e completi che posso reperire su internet sono in lingua inglese... Piuttosto l'uso degenere che diffusamente si fa di internet per evitare l'impegno scolastico prima e accademico poi - tesi copiate, tesi vendute, copia e incolla selvaggi che nessuno controlla, ma oggi del resto cominciano dalle scuole elementari a "cercare" i compiti in internet anziché "farli"... - è una di tante fonti di allarme, e infatti l'università di massa è una cloaca pazzesca... Battere la tesi a macchina deve essere stata una rottura che sono felice di non aver conosciuto, ma non mi risulta che serva internet per fare la tesi, e anzi non mi pare neanche che sia stata una innovazione positiva sotto quel profilo (sempre con riferimento agli usi sbagliati che se ne fanno, naturalmente).
.
2013-03-04 08:10:24 UTC
Infatti io ho pazientemente atteso l'avvento delle bacheche online, della disponibilità totale di letteratura online, di Word, del pc, di internet....

:-))



Pallanzognola, vecchina a chi??
Cecilia
2013-03-04 05:12:16 UTC
Sarà per questo che certi professionisti agèe sono molto più inuitivi??? Soprattutto medici? I medici giovani invece che si affidano solo a analisi e numeri? Eppure un 70enne sa capire prima ancora di vedere le analisi più di una volta? ( Notato in prima persona)
Daniele
2013-03-04 04:05:29 UTC
Semplice, mi sono disiscritto a 19 anni e re-iscritto ad una facoltà diversa quando avevo 25 anni e poi ho cercato di metterci circa 10 anni per finire gli esami, e così sto scrivendo la tesi adesso. :p



Il "pacco" è che sapevo usare benissimo la macchina da scrivere e il bianchetto, me la cavavo anche con il pc ed i primi programmi di scrittura, mentre sono decisamente più impacciato con Word, e per quanto riguarda le fonti potrei rigirarti la domanda: ma non stai impazzendo con il fatto che grazie ad internet trovi ogni secondo che passa nuove fonti e nuove notizie, così ogni volta hai la sensazione di saperne troppo poco e non riesci mai ad iniziare la stesura definitiva? Io sono impantanato da mesi ormai, ogni volta che modifico una ricerca in google trovo nuove autorevolissime fonti che spesso discordano in piccoli punti dalle altre autorevolissime fonti che ho già acquisito, e più so... più mi sembra di non sapere una mazza, e mi cresce la paura di aver omesso la lettura di fonti più importanti o più autorevoli di quelle che ho già trovato.

Ps

giusto per la cronaca, leggendo i dettagli aggiuntivi posso specificare che mi classificheresti un "non poi così anzianotto".
francesco marchesi
2013-03-04 08:47:15 UTC
io l'ho fatta sulla comune di parigi nel lontano 1979 tesi scritta a macchina e ho usato ....... dei libri pensa te eh!

tra i quali marx villari lissagaray lenin costa bakunin luzzatto ecc ecc

prendevi i libri li leggevi, scrivevi appunti, riscrivevi, cancellavi, copiavi e poi con un elegante pezzetto di plastica mettevi la tesi insieme la portavi con le tue gambe a scuola e la discutevi
*Pίs℮ℓℓi Θdorosi* ♥ Gustavo la ciaccara
2013-03-04 03:12:14 UTC
io facevo le mie tesine di scuola interamente con le enciclopedie. a casa mia ne ho due, ma andavo sempre a casa di mia zia, la quale ne aveva qualcuna in più...

scrivevo tutto a mano, prendendo informazioni qua e là: puntualmente mi ritrovavo pomeriggi interi a scrivere una sola paginetta con 4 enciclopedie aperte sul tavolo del salotto.

poi la sera tornavo a casa, mi mettevo diligentemente al pc e scrivevo tutto in word (il buon vecchio office 2000) per poi rileggere e ripetere tutto.

era un lavoraccio, è vero, però almeno sapevi quello che stavi facendo, l'argomento che stavi studiando, inoltre era facile memorizzare e poi ripetere, mentre adesso, soprattutto nelle scuole, quando un professore assegna una ricerca, si presentano tutti con il testo copiato da wikipedia, senza sapere nulla. e se non funziona il pc? "prof. non ho il pc..." O.O



per quanto riguarda la mia tesi invece, il pc mi è servito solo per lavorare (per implementare un codice serve per forza il calcolatore, cosa che c'è da quando esiste il computer) e per scrivere in power point la relazione, riportando tutti i dati del mio codice... impossibile fare tutto questo a mano!

per la consultazione dei pochi testi che ho usato, beh, dispende personalmente scritte dal mio relatore.
?
2013-03-04 03:03:05 UTC
Non sono vecchina e mi sono laureata quasi 2 anni fa, e la ricerca bibliografica l'ho fatta nelle biblioteche di Roma..a piedi =))



Certo, ho scritto tutto al pc, potevo correggere gli errori senza riscrivere tutto da capo, però la ricerca bibliografica è stata dura da fare, visto l'argomento scelto e la scarsa disponibilità di testi online =))



Ah, la mia tesi è fatta anche di interviste, neanche quelle potevo farle online =)
garota d'ipanema
2013-03-04 09:17:00 UTC
Parto dal pessimo esempio di una persona a me un tempo molto cara che non trovò altrettanto... caro farsela fare a pagamento: si rivolse ad un noto centro nei pressi dell' Università di Roma, e lì dei neo professori sia di scuola pubblica che privata, oltre a qualche assistente universitario bisognoso,arrotondavano così.

Nel mio caso feci una tesi su una assoluta novità: un poeta allora nuovo di zecca pur se conosciuto in America, quindi poco c'era da ricercare.

La difficoltà fu nel farsi inviare i testi dall' America tramite la sua casa editrice, i riferimenti al Buddismo zen in cui si inseriva l' autore si trovavano in testi già pubblicati ( molti ancora non tradotti, e quello l' ho fatto io per la mia ricerca).

Devo dire che la parte di ricerca è stata la più divertente, la stesura poi l' ho fatta fare via pc ( già esisteva, per fortuna) anche se diedi ad altre persone l' incarico non essendo all' altezza.

Comunque una bella olivetti quasi pezzo d' antiquariato giace nella mia cantina: un bel pezzo di ferraglia che un tempo pare fosse un capolavoro!
Giacomo
2013-03-04 03:02:22 UTC
io non faccio parte della categoria VECCHINI DI ANSWER.. ma comunque logicamente se dovevi fare una tesi.. ti vistavi un paio di bibleoteche o librerie e chiedevi a nonni nonne ziii insomma ai parenti, adesso con internet è tutto cambiato.. non ci vuole tanto a fare una tesi scon un computer e una connessione in mano.. si mettono insieme i pezzi di 4 siti messi insieme e stampa e via :) :) è più comodo sì.. ma penso che si sia persa l'emozione di andare a cercare fisicamente le cose e le informazioni rischiando anche di non essere adeguate e fare un lavoro con una tua impronta :) :)
?
2013-03-05 07:27:57 UTC
non si stava comodi comodi a casa col pc, si usciva con freddo e pioggia per andare in biblioteca ci si sbatteva sui libri e ha casa si aveva la macchina da scrivere. e secondo me anche i professori erano diversi.
?
2013-03-04 23:17:05 UTC
Usavamo i libri...
anonymous
2013-03-04 16:32:26 UTC
Come ti hanno già detto c'erano le biblioteche e le dita battevano sulla tastiera di una macchina da scrivere.
?
2013-03-04 03:02:31 UTC
Bibblioteche, carta, penna e forza di volontà
?
2013-03-04 03:01:36 UTC
io ho scritto due stupidate prese da 4/5 libri e via...
Frc.A - L' innominabile Mulino Cattivo [sm]
2013-03-04 02:59:17 UTC
martello e scalpello ai miei tempi ....


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