Una volta ho accettato di fare un lavoro con un'altra decoratrice, unicamente perchè lei aveva un vano adibito a laboratorio in cui potevo appoggiarmi (il lavoro era massiccio, avevo bisogno di uno spazio appropriato, per poter lavorare bene).
Non parliamo di una relazione, quindi, ma di un rapporto di lavoro che ho avviato per mio tornaconto e comodità.
Me ne sono pentita amaramente, sono stati 4 mesi di inferno.
Il suo metodo (?) lavorativo era incompatibile con il mio, perchè non v'era sufficiente professionalità: lei concepiva il lavoro come un passatempo da fare nei momenti liberi, tra un casino e l'altro della sua vita privata, ed io ho finito per tirare avanti la carretta da sola.
Mi sono ritrovata in ritardo sul programma di realizzazione, e per rimediare al suo lassismo ho dovuto lavorare come un somaro da mane a sera senza più pause nè festivi, ed ho accumulato una tensione tale da avere gli incubi notturni.
Sono riuscita a consegnare in tempo un attimo prima di aver un esaurimento nervoso.
Le ho dato parte del mio compenso, come pattuito, ma con un rodimento di cùlo che arrivava alle stelle.
Ho detto a me stessa che dovevo pensarlo come un affitto del locale, di cui avevo bisogno, ed ho mandato giù.
Morale: frequentare qualcuno per interesse, non sempre si rivela essere nel proprio interesse.
E per quanto mi riguarda, non accadrà mai più.
PS: non ho mai frequentato uomini facoltosi.
Gli uomini (pochi) che ho avuto al mio fianco, erano tutti della mia stessa estrazione sociale.