Stavo studiando, poi avevo troppi pensieri strani per la testa, così come di consueto sono andato a farmi un giro per farmeli passare. Ho camminato quaranta minuti e sono tornato in biblioteca, e adesso sono incazzato nero. Ho tanto odio che scorre nelle mie vene, tanta rabbia repressa, tutte le rabbie delle generazioni passate si sono condensate nel mio ventricolo sinistro con un preload astronomico e vengono pompate nel mio corpo ad una velocità fotonica. Il problema è che non mi è successo assolutamente nulla, io camminavo tranquillo, guardavo i palazzi, e poi mi sono arrabbiato! Non sono arrabbiato con nessuno, però sono arrabbiato, e odio il mondo, lo odio, quell'odio infondato che solo un quindicenne avrebbe il coraggio di permettersi. Come convertire la rabbia infondata in felicità fondata?