Mi viene in mente l'esperimento di Cleve Backster che collegò una macchina della verità a delle piante di Dracena. Mise i sensori sulle foglie per misurare in quanto tempo, dopo l'innaffiamento, l'acqua risalisse lungo il fusto.
Lui si aspettava un aumento della conducibilità elettrica, invece questa diminuì. Si chiese cosa potesse fare allora per creare una qualche "emozione" nella pianta.
Provò diverse cose, inutilmente. Così a un certo punto pensò di bruciare una foglia e nell'esatto momento in cui ebbe questo pensiero, l'ago del poligrafo schizzò al massimo. E in una persona ciò sarebbe stata pura paura.
Era come se la pianta gli avesse letto la mente.
Backster, sconvolto, prese l'accendino e lo mise sotto la foglia. Il pennino segnava sempre il massimo. Poi, quando l'accendino venne messo via, tutto tornò alla normalità in poco tempo.
Insomma, la pianta aveva percepito la sua intenzione prima ancora che potesse accadere.
E quindi sì, anche le piante provano emozioni.
Però c'è da dire che molti vegani lo sono per salute, non per moda o intenti animalisti.