Non so spiegare se mi piaccia o meno, so solo che mi fa un certo effetto.
Ogni anno per la festa di San Lorenzo dormo in spiaggia insieme ai miei amici ( ovviamente non siamo soli, c'è quasi tutta la città ) ricordo una volta quando qualche anno fa ancora era possibile accendere i falò, me ne stavo in solitudine davanti a quelle fiamme che ardevano davanti a me. Ha un potere strano il fuoco, attira gli occhi ed è capace di non farti pensare a nulla, semplicemente sei lì a contemplare le sue vampate, ed il suo calore che ti avvolge come un abbraccio, forse quell'abbraccio che non hai mai ricevuto, e che mai vorresti ricevere per paura di scottarti.
Ricordo che ci raccontavamo dei segreti o delle storie intorno a quella luce che illuminava così nitidamente i nostri volti, e li vedevo tutti sotto un altro aspetto, i loro occhi illuminati avevano sfumature chiare, che leggevo senza tregua, e notavo in loro, stati d'animo che non avrei pensato di trovare.
L'anno scorso facemmo un gioco, andammo a cercare qualcosa in spiaggia ( ramoscelli, conchiglie, sassolini, fiori secchi...) che potessero rappresentare il nostro passato, le cose tristi della nostra vita, e le gettamo in quel focolare. Al vederle bruciare e scomparire quasi non ci credevo...è così semplice eliminare i dolori dai propri ricordi, pensavo. Dovremmo essere tutti come il fuoco, che non ha passato, e se c'è l'ha serve solo ad aumentare la sua energia e voglia di crescere. Ma ho anche impresso quell'istante in cui arrivata l'alba di colpo si spense, e lasciò spazio alla luce del sole.