anonymous
2010-06-14 01:41:50 UTC
Spesi 20 mila euro per ricavarne 5 mila
Serata di gala organizzata dalle «Donne del Vino»:
un elegante gala in rosa alla Città del Gusto di Bagnoli
NAPOLI — Investireste 20mila euro per ricavarne una somma quattro volte inferiore da destinare in beneficenza? Probabilmente, la vostra risposta unanime è «no». Tanto varrebbe, infatti, devolvere direttamente in beneficenza i 20mila euro. E, invece, la Regione Campania, poco prima della fine della scorsa legislatura, non ci ha pensato su due volte, deliberando l’impegno di spesa per il succitato importo in favore dell’associazione delle «Donne del Vino» per finanziare la serata «Sorsi di Luna», un elegante gala in rosa, ospitato martedì scorso dalla Città del Gusto di Bagnoli. La cena è stata curata dalle socie chef: a ciascuna era stato chiesto di preparare uno o due piatti (e, naturalmente, di provvedere anche all’acquisto delle materie prime necessarie) per un minimo di duecento persone. Le socie produttrici, invece, hanno contribuito alla causa con 18 bottiglie. Cena a costo zero, dunque, per le organizzatrici. Ma non per gli invitati, o almeno, per buona parte di questi. Che, per accedere alla Città del Gusto, hanno dovuto pagare 30 euro per contribuire allo scopo benefico dichiarato dalle Donne: l’incasso sarebbe andato alla Fondazione del Rione Sanità che è una costola della Fondazione San Vincenzo. Giù il cappello. A conti (quasi) fatti, però, è lecito sollevare qualche dubbio sulla convenienza dell’operazione, sugli effettivi beneficati e, soprattutto, sull’opportunità della deliberazione del contributo regionale proprio nel momento in cui si consolidavano le premesse dell’attuale paralisi finanziaria dell’ente di via Santa Lucia. È difficile pensare che sia solo la demagogia a indurre riflessioni critiche sulla vicenda. Specie quando si apprende che, in base ai primi conteggi, effettuati dalla neopresidente campana dell’associazione Maria Ida Avallone, la cifra che sarà devoluta in beneficenza sarà «orientativamente» compresa tra i 4 e i 5 mila euro.
P. S.— Per par condicio va ricordato che il gala ha ricevuto anche il patrocinio del Ministero per le pari opportunità.
e poi parlano di emancipazione...sempre più ridicole