Gentile Redman,
perchè senza dubbi, l’uomo sarebbe privo di libertà ; il dubbio è insito nella natura umana e ha una sua precisa funzione, che è quella di stimolare l’uomo verso una evoluzione psichica dinamica, ordinata e positiva; senti cosa ha lasciato scritto Carl Jung: “L’uomo va sempre in cerca di certezze, verità e non dubbi, risultati e non esperienze, senza accorgersi che le certezze non possono che provenire dai dubbi e i risultati dalle esperienze”.
Ecco perchè si dice che i dubbi alimentano le certezze, perchè senza il dubbio, nessuno di noi andrebbe alla ricerca della verità e quindi delle certezze; vivremmo in un limbo perenne, e credo non sia un bel vivere. Sarebbe solo una vita istintiva, al pari del mondo animale. Quell’eterno dubbio che sentiamo dentro è proprio un richiamo di Dio che ci invita a conoscerlo, il Quale poi ci donerà quella: “Pace che il mondo non vi può dare”.
Ecco la “ragione e il motivo del “dubbio” e quale spinta e valore può avere per noi; se ben compreso può essere il motore che ci porta a trovare quella Verità che cerchiamo; senti come si è espresso Dante nel Par. IV 124/132:
“Io veggio ben che già mai non si sazia
nostro intelletto, se ‘l ver non lo illustra,
di fuor dal qual nessun vero si spazia.
Posasi in esso, come fera in lustra,
tosto che giunto l’ha, e giugner puollo:
se non, ciascun disio sarebbe frustra.
Nasce per quello, a guisa di rampollo,
a piè del vero il dubbio; ed è natura
ch’al sommo pinge noi di collo in collo”.
Io vedo che la nostra mente mai si sazia, se il vero (la verità divina) non la illumina, fuori della quale nessuna verità può esistere. Ha per oggetto (la mente) come la fiera nella tana quando l’ha raggiunto, e lo può fare; se non potesse raggiunger (la verità ), il desiderio insito in ciascun di noi sarebbe vano. Nasce per ciò, a mò di germoglio ai piedi della verità il dubbio; ed è un naturale impulso che ci spinge alla verità suprema (sommo) di colle in colle, di conquista in conquista.
Quanto a riscontrare più verità nell’ignoranza di un contadino, senti come lo spiega il filosofo francese Jean Guitton:
“La Verità si trova ai due estremi della cultura: la coglie solo il sommo sapiente o il perfetto ignorante. Sì, perché ancora una volta è l'umiltà a svolgere il ruolo principale. C'è chi si accorge di non aver capito niente solo dopo avere indagato tutto, magari in una vita; e chi, non sapendo proprio nulla, si fida di quel che vede”.
Bella domanda da sezione: Filosofia.
Nonno Eugenio.