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2017-11-10 14:28:00 UTC
La tavoletta del cesso congelata (Terribile, le palle mi si riducono in fattezze di arachidi grinzose al solo pensiero)
Fumare in macchina col finestrino aperto per evitare lo spiacevole effetto ‘autogasamento’ e dover sopportare la pioggia che ci inzuppa tutto l’emisfero sinistro della nostra idiozia.
I calzini umidi che ‘slittano’ sotto il tallone formando una soletta di cotone appallottolato sotto la pianta del piede.
Dimenticare l’ombrello nel portaombrelli di non si sa chi/non si sa dove.
Aspettare un’ora che si cuociano le castagne per poi riuscire a mangiarne un paio perché una metà c’avevano il verme e l’altra metà era meglio se le facevi cuocere mezz’ora.
La bolletta dei riscaldamenti.
L’acqua fredda della doccia, causa convivente maledetta che apre il rubinetto in cucina proprio sul più bello (sì, questa vale un po’ tutto l’anno. La convivente maledetta, intendo).
Uscire per far pisciare il cane nel bel mezzo di uno Tzunami (Per chi ha il cane. I più sfortunati riescono a toccare il ridicolo anche solo andando a comprare le sigarette)
Uscire la mattina da sotto le coperte (Magari sapendo di dover affrontare la tavoletta del cesso congelata e l’acqua della doccia idem. Orrore maximo)
Il cambio vestiti (Chi ha un soppalco con tutta la roba pesante imbustata-inscatolata e l’uso obbligatorio della scala sa cosa voglio dire)
Varie ed eventuali a piacere.