Fa parte della letteratura psuedo progressista e benpensante sul «sesso debole».
Il «sesso debole» non viene presentato solo come debole,ma anche migliore.
Antropologicamente migliore.
Non sbaglia mai.
Non pecca mai.
E se pecca lo fa in buona fede,merita quindi le attenuanti generiche.
Anche tu,con la tua domanda, sei inconsciamente vittima di questo lavaggio del cervello quotidiano.
Loro,ahimè,sono ben coscienti di mentire sapendo di mentire,perchè devono difendere,come un ottuso giapponese che continua a combattere nella giungla una guerra finita, un'idea «ricevuta».
Ossia qualcosa che ci viene dato e che nessuno oserebbe contestare,che ci viene calato dall'alto,come le tavole di Mosè.
Le donne peccano in buona fede.
Non è colpa loro se scelgono i ragazzi coi soldi.
E di chi è la colpa?Mia?
Il fatto di dipingerle come esserini semisenzienti che non si rendono conto di quello che fanno anzichè assolverle aggrava la loro posizione.
Le donne ,per dirla con le parole di Kant, hanno giustamente lottato per uscire dallo stato di «minorità» giuridica a ui l'ignoranza li aveva relegate.
Paragonarle a degli animali che vivono di solo istinto non farebbe che dare ragione a chi per secoli li ha tenuti ai margini affinchè non potessero far danni.
Non difendono se stesse,difendono un modello culturale.
Le donne hanno ottenuto,stanno ottenendo, la libertà economica,preludio alla libertà politica.
Se continuano a preferire gli uomini coi soldi,spacconi, menefreghisti, palestrati,vuol dire che la loro condizione economica è irrilevante.
E' che non si sono evolute e continuano a preferire il maschio dominante(non che gli uomini si siano evoluti,per carità!).
E' un fatto.
Vivessimo nel Cretaceo potrei capirlo,ma oggi,nel 3 millennio,dove ci sono fior di donne manager ciò significa solo che non sono affatto «migliori»;come l'uomo cerca la donna più bella, loro cercano quello coi soldi.E' più forte di loro,sono attratte dalla forza brutale,dal «dominio» in sè.E se lo vedono in un uomo (sia il dominio fisico o intellettuale o carismatico o economico) cascano come pere cotte.
Ecco tutto.
Provate a dire ad una donna che nonostante la sua libertà economica o politica sia irresistibilmente attratta dal subire il fascino del potere (come ho già detto economico o carismatico o fisico non ha alcuna importanza) che un uomo eserciti su di loro.
Ditelo e vi si rivolteranno contro come cani,mordendo,latrando.
In una società conformista se pisci fuori dal pitale sei finito.
Ma questo non si può dire perchè bisogna difendere l'idea finto-progressista che le donne sono «migliori», «se governassero il mondo sarebbe meglio» e che gli uomini sono tutti brutti sporchi&cattivi.
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AL TIPO SOPRA:
Non ho capito...
Ma chi ti ha chiesto di interpretare ruolo dell'avvocato delle cause perse?
Scendi dal pero,io di banalità ne ho sentite tante,e le tue non saranno nè le prime nè le ultime, purtroppo fatti mai.
Qui non c'è alcun muro immaginario.
Quello che penso o non penso è del tutto irrilevante,questa tua specie di arringa è rivolta al soggetto sbagliato(perchè fondamentalmente non hai capito niente di quello che ho scritto) perchè io non intendo certo lottare contro i mulini a vento:le donne sono così e tali ce le dobbiamo tenere.Un po' come si sopporta la pioggia.Piove e basta e non puoi fare nulla per far smettere a tuo comando,non esiste un interruttore della pioggia.Per le donne uguale,sono così e basta.
E ce le dobbiamo tenere così come sono.
Va benissimo.
Ma questo non mi impedisce di osservare quella che è la realtà dei fatti.
Tu sei libero di sostenere tutte le solenni fesserie che vuoi,di "scalare tutti i muri" che ti pare,io qui sto parlando non delle donne in sè ma di un modello culturale preciso.
E nel merito,a parte il tuo appello sgangherato a scavalcare muri immaginari di cui nel mio pensiero non c'è traccia,non ho sentito nulla.