Nella maggioranza dei casi, marchia a vita.
Quando la questione non ci tocca da vicino, è facile dare una seconda possibilità alla persona che ha sbagliato. E' umanamente giusto.
Peccato però che, in privato, nessuno faccia altrettanto. Nessuno assume una persona appena uscita dal carcere dopo aver scontato una condanna per truffa, nessuno assumerebbe un ladro, se non costretto dai servizi sociali, nessuno vorrebbe come vicino di casa un ex drogato.
Purtroppo, siamo tutti bravi a dare di noi un immagine di persone aperte e buone, quando nella realtà dei fatti, non agiremmo nello stesso modo.
Premesso questo, ti posso rispondere: devo conoscere la persona e capirla fino in fondo per poterle dare fiducia.
Una volta che è riuscita a convincermi che quello è stato solo un tremendo errore e che è cambiata e disposta a ricominciare una nuova vita, allora sì, merita la mia fiducia e una seconda possibilità.
In ultima analisi, un errore grossolano, marchia a vita, perché se c'è redenzione, la persona inesorabilmente cambia, ripartendo da zero, proprio da quell' errore che non da tutti verrà perdonato e sarà sempre oggetto di becere disquisizioni da paese.
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@ over. io ho scritto in altre parole ciò che tu sostieni. Se mi rileggi qui dove scrivo: "Una volta che è riuscita a convincermi che quello è stato solo un tremendo errore e che è cambiata e disposta a ricominciare una nuova vita, allora sì, merita la mia fiducia e una seconda possibilità."
Volevo evidenziare quanto spesso affermiamo a parole che daremmo una seconda possibilità, poi toccati nel vivo, spesso non siamo disposti a concederla, arrecando mille banali scuse di circostanza.